29 Febbraio 2020

È nato l’Istituto Virtuale di Patologia Italiano, la Rete delle Reti

Il progetto, finanziato con 55 milioni di euro dal Ministero della Salute, ha preso il via con il kick-off meeting tra Ministero della Salute e Reti Onco, Neuro e Cardio | Sarà creata una piattaforma centralizzata per analizzare l’enorme massa di dati dei 51 Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico del Paese

L’Istituto Virtuale di Patologia italiano è una realtà: lo ha certificato il kick-off meeting al quale hanno partecipato, oltre al Direttore Ricerca e Innovazione del Ministero della Salute, Giovanni Leonardi, i tre Presidenti delle Reti IRCCS Ruggero De Maria (Oncologica), Fabrizio Tagliavini (Neurologica) ed Elena Tremoli (Cardiologica). L’iniziativa, che mira a prevenire le malattie, personalizzare le cure e migliorare la qualità di vita dei Pazienti, è finanziata dal Ministero che erogherà 55 milioni di euro nei prossimi dieci anni, prevede la creazione di una piattaforma integrata per la raccolta di dati omici, di imaging e clinici in ciascun IRCCS che sia a sua volta in grado di comunicare efficientemente con quella centralizzata. Quest’ultima sarà disegnata per consentire l’analisi dei dati condivisi e, parzialmente, lo storage. Le piattaforme saranno principalmente basate sull’uso di risorse open-source e tools informatici e specifici software o piattaforme consolidati e di ampia diffusione negli ospedali di ricerca internazionali. Un elemento di fattibilità critico del progetto è la creazione, in ogni Istituto associato a una delle Reti, di condizioni che garantiscano la interoperabilità dei dati.

 

 

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