WG Immunoterapia

Conversione dei pazienti non responsivi in responsivi con sviluppo di nuove terapie combinate

  • Segretario

    Concetta Quintarelli - Paola Nisticò

    OPBG ROMA - IRE ROMA

  • Coordinatore Clinico

    Emilio Bria

    GEMELLI ROMA

  • Coordinatore Pre Clinico

    Vincenzo Russo

    OSR MILANO

  • Coordinatore Clinico CAR-T

    Franco Locatelli

    OPBG ROMA

  • Coordinatore Pre Clinico CAR-T

    Chiara Bonini

    OSR MILANO

Il Working Group Immunoterapia si occupa della identificazione dei biomarcatori altamente predittivi di risposta ai nuovi approcci immunoterapici al fine di identificare in maniera precoce quei pazienti che ne possono beneficiare. In questo modo è possibile evitare di esporli a trattamenti potenzialmente associati ad effetti collaterali in assenza di beneficio clinico.

L’attività del WG, coordinato da Concetta Quintarelli (Ospedale Pediatrico Bambino Gesù) e Paola Nisticò (IRE Roma) si concentra sulla conversione dei pazienti non responsivi in responsivi con lo sviluppo di nuove terapie combinate.

L’immunoterapia è un approccio terapeutico innovativo per combattere la neoplasia alla stregua di un’infezione. Un risultato ottenibile attivando il sistema immunitario del paziente a riconoscere ed eliminare le cellule neoplastiche. Spesso la cellula cancerogena si cela al sistema immunitario. Per renderla riconoscibile vengono infusi nel paziente dei reagenti per attivare il sistema immunitario: anticorpi e immunoglobuline che riconoscono selettivamente la cellula malata. Questi si mettono a ponte tra la cellula neoplastica e il sistema immunitario, attivando quest’ultimo affinché riconosca ed elimini la prima.

Strategie ancora più innovative prevedono la modifica genetica in laboratorio delle cellule T linfocitarie del paziente al fine di indurre la presenza nelle stesse di recettori specifici per riuscire a riconoscere un antigene espresso sulla cellula neoplastica. I recettori – chimerici antigenici – vengono di solito inseriti tramite vettori virali nella cellula T. Una volta esposti sulla sua membrana, circolano come soldati nel paziente riuscendo a riconoscere anche i siti metastatici della neoplasia stessa.

Il futuro si concentrerà sulla creazione di terapie mirate e specifiche per ogni singolo paziente ottenibili solo tramite un lavoro di rete come in ACC, che coagula specialità e ricercatori di ambiti differenti. La caratterizzazione approfondita di ogni singolo paziente ci permetterà di impostare correttamente la terapia aumentandone il beneficio e riducendone al contempo la tossicità


Il Team

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